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ROMA - 2-1-2024 -- Favorire il turismo dello shopping tra le misure adottate nella Legge di Bilancio 2024. Tutto questo mentre dalla Svizzera, giungono segnali diametralmente opposti.
Al fine di sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio a livello internazionale dell’attrattività turistica italiana, la Finanziaria approvata nei giorni scorsi (all’articolo 1, comma 77) va a ridurre, "a decorrere dal 1° febbraio 2024, da 154,95 a 70 euro il valore minimo delle cessioni di beni destinati all'uso personale o familiare, da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio doganale dell’Unione europea, ceduti a soggetti domiciliati o residenti fuori della medesima UE, al di sopra del quale non è dovuto il pagamento dell'IVA (il cosiddetto Tax Free Shopping)". Una misura che evidentemente va a favorire gli acquisti in Italia chi vive al di fuori del territorio UE, svizzeri compresi. Si tratta di un adeguamento al limite minimo di spesa a quanto già previsto da diversi Paesi europei. Il negoziante potrà scontare direttamente l’IVA dal prezzo d’acquisto del bene o, sarà il viaggiatore a poter richiedere la restituzione dell’IVA corrisposta. Un portale dedicato è in avvio da parte del ministero del Turismo.
Intanto in Svizzera, per arginare il fenomeno della spesa oltreconfine si va in direzione opposta. È all'ordine del giorno (e la proposta resta in consultazione fino a marzo) una legge che dimezza a 150 franchi contro gli attuali 300 l'importo della spesa fatta oltreconfine senza pagare alcuna imposta sull’importazione. Oggi, inoltre, quando il turista dello shopping torna in Svizzera può anche farsi rimborsare l’IVA italiana, decisamente più alta.