ZURIGO - 19-1-2024 -- Dove ci sono pascoli alpini, da secoli si producono ottimi formaggi.
sono stati prodotti per secoli. Il "Bettelmatt" prodotto in Ossola è stato definito da un critico gastronomico il "formaggio degli dei". Condividiamo questa opinione
e vorremmo anzi che molti altri formaggi piemontesi fossero più conosciuti. Penso al "Montebore" dell'Appennino tortonese. Si tratta di un formaggio prodotto con latte vaccino, ovino e caprino, prodotto in tre strati come una piramide.
Perché, ci si chiede, il Piemonte - che è solo 1/3 più piccolo della Svizzera - non presenta meglio il suo patrimonio gastronomico?
A Capodanno sono stato a Gruyères, nella Svizzera francese, e una settimana fa ad Appenzello, non lontano dal Lago di Costanza.
A Gruyères si viene accolti proprio accanto alla ferrovia nella casa del "formaggio Grueyère", dove fino a quattro volte al giorno si può vedere come si produce questo formaggio, conosciuto fin dal 1115, a partire dal latte fresco. Accanto al caseificio, si trova un grande negozio con i formaggi, la fantastica doppia panna e le salsicce "Saussison", disponibili solo nella Svizzera francese. Vi attende poi un ristorante ben gestito. Non c'è ospite da tutto il mondo che non faccia scorta di prodotti gastronomici e libri di ricette nel "negozio".
Una settimana fa abbiamo trovato la stessa cosa ad Appenzello. Ci sono due interessanti mostre interattive sul paese e la sua gente e, naturalmente, sui vari tipi di formaggio dell'Appenzello. Chiunque sia interessato a scoprire come
come si produce il formaggio nelle malghe da secoli, si può vedere come viene fatto sul fuoco a legna e in grandi bollitori di rame. Naturalmente, è possibile seguire la lavorazione anche nel moderno caseificio espositivo.
Abbiamo acquistato il nostro fabbisogno di formaggio nel negozio e abbiamo mangiato nel ristorante rustico con la pasta conosciuta solo in Svizzera, che si chiama "Hörnli" ed è preparata secondo una ricetta speciale come "Käsehörnli".
Sarebbe bello che anche i numerosi turisti piemontesi interessati venissero iniziati ai segreti del "Bettelmatt" o del "Montebore".
Walter Finkbohner
Foto: W.F.


