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CRODO - 23-1-2024 -- La Condotta Valle Ossola di Slow Food, ha tra i principali obiettivi quello di valorizzare e promozionare i prodotti alimentari ossolani.

Pertanto, nella piena convinzione che le patate ossolane, in particolare quelle autoctone di Formazza, meritassero non solo un riconoscimento della loro qualità, ma anche una aggregazione sia di produttori, sia di utilizzatori di questi tuberi, si è attivata con impegno per giungere alla costituzione della “Comunità della Patata Ossolana”.

Il percorso non è stato ne’ breve ne’ semplice, ma dopo un anno di incontri con i vari produttori e, in particolare con il Presidente del Consorzio della Patata di Formazza Dionisio Imboden e della Sagra della Patata di Montecrestese Guido Tomà, si è giunti finalmente alla meta.

Cosi che sabato 20 gennaio alle ore 16.30, nella sala polifunzionale “Don Pietro Silvestri” del Convitto annesso all'Istituto Agrario “Silvio Fobelli” di Crodo, presenti  autorità tra cui Luigi Spadone Presidente Parco Val Grande, Bruna Papa sindaco di Formazza, Stefano Costa già sindaco di Baceno, Francesca Zanetta della Cariplo oltre ai relatori, tra cui Ornella Barre Dirigente Scolastica dell'Istituto Innocenzo IX di Baceno, Alessandro Prina docente dello stesso Istituto, Roberto Sambo Referente Presidi Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta, Mirella Gentili Fiduciaria Condotta Valle Ossola di Slow Food, Dionisio Imboden e Guido Tomà e i produttori Davide Scaglia e Luca Giana.

Dopo i tradizionali saluti la Dirigente Barre ha sottolineato l'importanza di aderire alla Comunità della Patata Ossolana in quanto l'aggregazione produttori-consumatori è la migliore soluzione per promozionare il prodotto ossolano; tra l'altro ha poi ricordato  come già a suo tempo era stata costituita la Comunità dell'Istituto da lei diretto.

Di seguito à intervenuta la Fiduciaria Gentili che ha ripercorso sinteticamente i vari passaggi che hanno portato alla costituzione dell'attuale Comunità. E' intervenuto quindi Sambo che ha sottolineato la notevole importanza sia dei Presidi sia delle Comunità Slow Food agli effetti promozionali dei prodotti oggetto di tali riconoscimenti.

Tomà ha riconosciuto l'importanza per la Sagra da lui rappresentata, la possibilità di poter utilizzare un prodotto a chilometro zero e soprattutto di notevole qualità. Ha fatto seguito Imboden ricordando che le patate formazzine sono di origine autoctona.

Prina ha concluso gli interventi precisando che l'Istituto Fobelli in collaborazione con le Università di Torino e Firenze ha realizzato un apposito laboratorio e una nuova struttura, in cui si potrà provvedere alla sanificazione delle patate nonché alla produzione di tuberi sanificati da trapiantare.

Al termine della conferenza tutti i presenti sono stati invitati a un piccolo rinfresco a base di vino prodotto dall'Istituto e vari tipi di pani e salami offerti gentilmente dalle ditte Crosetti e Meneghello di Crodo.

Piero Pagani