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DOMODOSSOLA- 27-01-2024-- La Segreteria del Circolo PD di Domodossola prende posizione sulle recenti discussioni per la tassa sanitaria sui redditi dei frontalieri, stimolando un uso delel risprse per agevolare la categoria piuttosto che in opere pubbliche: " Curioso il silenzio del partito che ha come massimo esponente chi è solita urlare spudoratamente che “le tasse sono un pizzo di stato” e “giù le mani dalle tasche degli italiani”.
D'altronde quali argomenti quel partito potrebbe portare a difesa della scelta di imporre un' ulteriore tassa su un' altra categoria di lavoratori piuttosto che su
ricchezze, privilegi e rendite finanziarie di vario genere?
Con l' ulteriore beffa di definirla genericamente e grossolanamente “tassa per la salute” quando è quotidianamente riscontrabile la crisi in cui versa la sanità pubblica a livello nazionale e, in particolar modo, nei nostri territori, con lo spostamento di interesse di questo governo populista dalla sanità pubblica a quella privata.

Il PD di Domodossola entra doverosamente in questa discussione non per imbrancarsi alla schiera di chi opportunisticamente corre in difesa della categoria dei lavoratori frontalieri, ma per portare un ragionamento utile all' intera comunità. Il già utile contributo dei ristorni fiscali dei frontalieri è stato finora utilizzato per opere sicuramente necessarie alla nostra città; in questa occasione ci chiediamo se nel prossimo immediato futuro queste risorse (almeno in parte) non possano essere canalizzate su operazioni che rendano più facile la permanenza dei lavoratori e cittadini sul nostro territorio.

A titolo di esempio e preoccupati dello stato disastroso del nostro servizio sanitario, pensiamo ai molti lavoratori della sanità (infermieri e oss come nostro primo
interesse) che negli ultimi tempi si sono spostati nella vicina Svizzera, non solo per convenienza economica, ma per condizioni di lavoro e di crescita professionale davvero frustranti.

Se non è possibile intervenire – se non in forma di attenzione e stimolo su chi ha responsabilità – sulle retribuzioni e sull' organizzazione del lavoro di questi operatori sanitari, almeno si indirizzino questi fondi verso azioni come sgravi fiscali, supporto alla locazione, aiuto fiscale allo studio dei figli e quant' altro potrebbe invogliare questi particolari lavoratori quantomeno a porre attenzione ai bandi di lavoro per i nostri ospedali; bandi che, negli ultimi tempi e alla alla prova dei fatti, sono stati ignorati.

Pertanto, partecipiamo con entusiasmo alla discussione in consiglio comunale su questa infelice proposta di nuova tassazione per i “frontalieri”, ma non ci
chiuderemo paurosamente alla considerazioni limitate agli eventi contingenti, stimolando chiunque ha responsabilità a dare risposte per uno sviluppo vero al futuro di questa città".