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NOVARA-VCO-11-05-2025-- Fumata bianca per l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e del VCO: giovedì scorso si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio, eletto per il quadriennio 2025-2029. Alla presidenza è stato designato Matteo Gambaro, affiancato da due vicepresidenti: Nicoletta Ferrario per Novara e Mauro Vergerio per il Verbano Cusio Ossola. Segretaria sarà Antonella De Martino, mentre il ruolo di tesoriere è affidato a Marcello Tomei.

Una squadra profondamente rinnovata, espressione della lista “Architetti oggi”, che ha conquistato tutti i seggi a disposizione, ad eccezione di uno, riconfermato al consigliere uscente Francesco Bosco.

La novità più significativa dell’assetto appena insediato è proprio la presenza di due vicepresidenze, scelta che mira a rafforzare la presenza dell’Ordine su tutto il territorio di competenza, garantendo una rappresentanza più capillare e attenta. «Un segnale chiaro – spiegano i membri del Consiglio – per sottolineare la nostra volontà di esserci, ascoltare e agire in modo concreto».

Il nuovo Consiglio si prepara ora a un mandato ambizioso, che si propone di dare piena attuazione al programma presentato in campagna elettorale. Al centro, una visione rinnovata del ruolo dell’architetto, capace di superare nostalgie e ideologismi del passato per abbracciare una cultura professionale pienamente aderente alle sfide della contemporaneità.

Tra i punti qualificanti dell’agenda di “Architetti oggi”:

ricostruire un rapporto solido con le istituzioni pubbliche;

riacquisire un ruolo di riferimento culturale sul territorio;

riformare i rapporti con il mondo delle costruzioni e dell’impresa;

promuovere una deontologia professionale rigorosa;

innovare la formazione continua degli iscritti;

superare le contrapposizioni con l’università;

rivedere il funzionamento delle commissioni interne;

rafforzare le sinergie con altri Ordini e Collegi professionali;

riformare la comunicazione istituzionale e quella rivolta agli iscritti.

«Per il nostro gruppo – affermano i consiglieri – è l’occasione per proporre una visione riconoscibile e coerente, anche a costo di prendere posizioni scomode, ma sempre in nome della qualità, del rigore e della trasparenza. Vogliamo superare l’approccio episodico e generico che troppo spesso ha penalizzato la nostra categoria, puntando su una progettualità culturale solida e lungimirante».

Un programma ambizioso, insomma, che intende ridare slancio al ruolo dell’Ordine nel dibattito pubblico e nel tessuto professionale e culturale del Novarese e del VCO.