TORINO – 14-5-2025 -- Il Piemonte è la prima Regione in Italia a dotarsi di una normativa organica per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali di competenza regionale, provinciale e comunale. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, nella giornata di martedì 13 maggio, la proposta di legge che recepisce il decreto legislativo 213/2021, in attuazione della direttiva europea 2019/1936.
La nuova norma mira a ridurre il numero di incidenti, vittime e feriti, puntando su un sistema più integrato ed efficiente di monitoraggio del rischio e prevenzione dell’incidentalità. Come ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi, "si tratta di una legge innovativa, che pone il Piemonte all’avanguardia, offrendo strumenti concreti a Province e Città metropolitana per pianificare interventi prioritari e migliorare la sicurezza viaria".
Il provvedimento definisce ambiti di applicazione, soggetti competenti, tempistiche, criteri di valutazione e obblighi formativi per il personale. Entro il 2025 la Giunta regionale approverà le disposizioni attuative. Sul fronte delle risorse, sono previsti 200 mila euro tra il 2026 e il 2027 per accompagnare gli enti locali nella progettazione, cifra che ha sollevato critiche dalle opposizioni.
Durante la discussione, Davide Buzzi Langhi (FI), relatore della maggioranza, ha parlato di “una risposta concreta ai bisogni di sicurezza stradale”. Di diverso avviso Nadia Conticelli (PD), secondo cui “la legge rischia di restare un adempimento burocratico, vista l’esiguità dei fondi stanziati e le difficoltà già esistenti degli enti locali”.
Le perplessità delle minoranze hanno riguardato soprattutto l’assenza di un sistema di verifica indipendente, la mancanza di personale e l’insufficienza delle risorse. Ma l’assessore Gabusi ha rassicurato che “la norma riguarda un tipo molto ristretto di strade extraurbane” e che l’investimento iniziale è destinato ad essere incrementato. “Abbiamo già speso decine di milioni per la sicurezza e continueremo a farlo”, ha aggiunto.


