PIEMONTE - 14-5-2025 -- Nel Verbano-Cusio-Ossola l’ondata di maltempo del 16-17 aprile ha lasciato il segno, con danni distribuiti a macchia di leopardo: tra le zone più colpite figurano Villadossola, Macugnaga, la Valle Strona e altre località montane.
Ora si entra nella fase operativa. Lo ha annunciato l’assessore regionale Marco Gabusi nel corso di un’informativa alle Commissioni II e V del Consiglio regionale: tra fine maggio e inizio giugno arriveranno i funzionari statali per i sopralluoghi nei territori colpiti, propedeutici alla dichiarazione dello stato di emergenza.
La stima complessiva dei danni ammonta a 64 milioni di euro, con segnalazioni pervenute da oltre 600 comuni piemontesi. La Regione ha incluso anche i territori confinanti che, pur non avendo presentato segnalazioni, potrebbero aver subito danni indiretti.
Secondo Gabusi, l’alluvione si colloca tra i dieci eventi più intensi degli ultimi 70 anni: per forza è paragonabile a quella del 2000, per ampiezza a quella del 1994. Fortunatamente, la durata è stata minore, e anche gli effetti, seppur gravi, non hanno raggiunto quei livelli devastanti.
Ha funzionato bene il sistema di allerta meteo, con la diramazione del codice rosso che ha permesso ai sindaci di attivare le misure di sicurezza e informare tempestivamente la popolazione, limitando i danni alle persone.
Nonostante ciò, si registra purtroppo una vittima a Monteu da Po. Il maltempo ha lasciato dietro di sé anche decine di sfollati, frane, smottamenti, strade interrotte e ingenti danni alle infrastrutture e alle abitazioni.
La dichiarazione dello stato di emergenza consentirà lo stanziamento delle prime risorse, utili a finanziare gli interventi urgenti e le misure di sostegno alla popolazione, tra cui l’autonoma sistemazione per gli sfollati.


