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VCO -6-9-2025 -- Un territorio più a misura di pedali e scarponi. È questa la visione al centro del Piano della Mobilità Ciclistica ed Escursionistica 2025-2034 che il GAL Laghi e Monti presenterà ufficialmente venerdì 12 settembre alle 15, nella Sala Ravasio della Provincia del VCO.

Il progetto, realizzato con il supporto tecnico della società internazionale Haskoning Nederland B.V., punta a trasformare il Verbano Cusio Ossola in un laboratorio di mobilità sostenibile, integrando oltre 350 chilometri di percorsi ciclabili con circa 1.420 chilometri di sentieri escursionistici. Non un semplice elenco di piste e cammini, ma una vera “rete di territorio”, pensata per connettere in sicurezza centri abitati, stazioni, laghi e valli, superando la frammentazione attuale.

Il documento, che aggiorna e amplia il piano provinciale del 2006, nasce da un percorso partecipato che nei mesi scorsi ha coinvolto amministrazioni e portatori d’interesse. La nuova strategia supera la tradizionale divisione tra spostamenti quotidiani e turismo: da un lato propone sei “superciclovie” ad alta qualità per incentivare l’uso della bici nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola, dall’altro rilancia il cicloturismo con cinque grandi itinerari, tra cui la Ciclovia del Toce e la Via del Ticino e del Lago Maggiore. A ciò si aggiungono dorsali dedicate alla mountain bike e la valorizzazione dei percorsi transfrontalieri.

Sul fronte dei cammini, il piano riconosce e struttura 1.420 chilometri di sentieri, valorizzando grandi itinerari come la GTA, la Via dello Sbrinz e la Via Stockalper. L’obiettivo è anche quello di destagionalizzare il turismo e portare nuovi flussi in aree interne oggi più fragili e meno frequentate.

«Questo Piano è uno strumento strategico per orientare gli investimenti, superare la frammentazione e rendere il nostro territorio più competitivo» spiega Marco Cerutti, presidente del GAL Laghi e Monti. «Investire in mobilità attiva significa scommettere su un modello di sviluppo che mette al centro le persone, l’ambiente e la bellezza dei nostri luoghi. È un passo concreto verso un futuro più sostenibile e attrattivo».

Il documento non si limita a proporre infrastrutture, ma promuove un vero cambio culturale, favorendo l’intermodalità bici-treno-battello, i servizi di mobilità condivisa e una governance più coesa. Sarà ora la Provincia a recepirlo come strumento operativo per la pianificazione territoriale.